Vienna: eleganza a misura d’uomo

Vienna: eleganza a misura d’uomo
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Dopo una giornata faticosa, passata a camminare e ad esplorare le strade di quella città, mi ero fermato un po’ per riposare. Amavo quel punto in particolare, aveva qualcosa di speciale. Era leggermente sollevato dal resto della città, piccole rampe di scale conducevano sulle sponde del canale da un lato e si addentravano nel centro storico, dall’altro. I vicoli intorno alla chiesa, lastricati di lisce mattonelle, erano occupati quasi nella loro interezza da tavoli e sedie. Varie persone, sedute lì, leggevano il giornale o bevevano una tazza di caffè.

Ruprechtskirche, situata al centro di quell’angolo in cui avevo deciso di riposare, è la chiesa più antica della città, e non fa niente per nasconderlo. Il suo stile semplice, i mattoncini grigio scuro che ricoprono le pareti, a loro volta ricoperti da piante rampicanti in alcuni punti, stonano enormemente col resto di Vienna. Forse è proprio l’unicità di quella chiesa ciò che mi ha colpito così tanto. D’altronde, in una casa costruita interamente d’oro massiccio, un tavolo di legno grezzo si noterebbe immediatamente.

Vienna è proprio questo, una casa fatta totalmente di oro, che però ama conservare ed esporre i suoi mobili di legno, per non dimenticare le sue origini e non scadere in una troppo raffinata superiorità. Vienna è come un’anziana signora, memore di una gioventù enormemente elegante, che non è mai stata del tutto abbandonata. Essa guarda dall’alto il resto d’Europa ma allo stesso tempo la accoglie, senza mettersi da parte né perdendo la propria autenticità.

Vienna è regale, sontuosa, bianca e oro. La Colonna della Peste, monumento fatto erigere per celebrare la fine della pestilenza nella capitale austriaca, è un capolavoro dell’architettura barocca. Situata al centro del viale che collega lo Stephansdom, la cattedrale della città, con Hofburg, residenza cittadina degli Asburgo e ancora oggi sede del potere austriaco, la colonna non risente minimamente della presenza dei due giganti nelle vicinanze, e colpisce lo sguardo di chiunque le passi accanto.

Il suo passato imperiale è visibile in ogni suo angolo, nella cura e nell’eleganza che la caratterizzano. I viali lastricati del centro sono percorsi da decine di carri trainati da cavalli dal pelo liscio, e condotti da fantini in giacca e cravatta. Dopo tutto Vienna è stata una capitale imperiale per secoli, fino alla prima guerra mondiale. Non bisogna dunque sforzarsi troppo per capire l’origine della sua sfarzosità.

Al centro dell’Innere Stadt, lo stupendo centro storico di Vienna, sorge Stephansplatz, la piazza che ospita la stupenda cattedrale gotica della città, lo Stephansdom. Non è una di quelle piazze enormi che sono molto comuni in Europa, ma è piuttosto un insieme di quattro viali che circondano la cattedrale e che sono a loro volta circondati da alti edifici.

Queste sue caratteristiche rendono la maestosità della chiesa ancora più evidente. Ci sente quasi sopraffatti dalla sua enormità, dagli ornamenti delle sue pareti e dalle guglie della sua altissima torre. L’ingresso all’interno della cattedrale è gratuito, ma un biglietto è necessario per visitare alcune sue parti. Raccomando di acquistare quello che permette un giro totale della cattedrale, in quanto permette di visitare letteralmente ogni suo angolo, compresi le cripte e l’organo, e di godere di viste dell’edificio altrimenti impossibili.

Ogni edificio a Vienna è volutamente maestoso, così da evidenziare l’enorme potere politico rivestito dall’impero asburgico nel suo passato glorioso. Costruito ispirandosi ai grandi capolavori dell’architettura gotica o alle costruzioni classiche di Greci e Romani, nulla nella capitale austriaca vuole passare inosservato. Così ad esempio l’edificio che ospita il parlamento austriaco si ispira alla maestosità dell’Atene di un tempo, mentre lo stupendo municipio, la Rathaus, è in uno stile visibilmente neogotico.

Di particolare rilievo è la Karlskirche, la chiesa di San Carlo Borromeo. Costruita anch’essa per celebrare la fine dell’epidemia di peste a Vienna, questo edificio presenta una cupola e una facciata barocca, mentre il porticato d’ingresso e le due colonne laterali sono ispirate all’arte classica dell’antica Roma. Ancora una volta tutti i segni del potere passato sono stati messi insieme per creare l’immagine del potere presente.

L’interno della chiesa è altrettanto interessante, grazie soprattutto alla possibilità di osservare, grazie all’ausilio di un ascensore prima e di una scalinata poi, gli stupendi affreschi presenti all’interno della cupola. Vedere i dipinti da vicino fa provare una sensazione di ascensione spirituale, facendoci dimenticare per qualche istante la realtà che ci circonda.

Di tutti i bellissimi edifici che si possono trovare esplorando le vie di Vienna, quelli di maggior rilievo sono sicuramente i suoi magnifici palazzi imperiali, come il già citato Hofburg o il castello Belvedere, che ospita al suo interno famosi capolavori dell’arte europea. A farla da padrone è però quello che per vari secoli è stata la residenza estiva ufficiale della casa imperiale d’Asburgo, il castello di Schönbrunn.

Situato nella periferia della capitale austriaca, in quella che un tempo era campagna ma che ormai è stata assorbita dalla città, Schönbrunn rappresenta tutta la cura, l’eleganza e la maestosità di Vienna spinte all’estremo. Il magnifico palazzo è quasi interamente visitabile, al suo interno mobili e stanze di un’epoca che non esiste più. Dentro il castello si cammina letteralmente sulla storia, più o meno recente. È qui ad esempio che avuto luogo lo storico incontro tra Kennedy e Khrushchev.

Ancora più belli i meravigliosi giardini barocchi, dove siepi finemente scolpite contornano i viali puntellati di sculture barocche. All’altra estremità, l’altrettanto bella gloriette riposa in alto, circondata dal bosco, e fornisce il punto dove si riesce a godere della più bella vista del castello.

Vienna non è però solamente sfarzo e potere imperiale. È allo stesso tempo una delle città più vivibili del pianeta, essendo totalmente a misura d’uomo. Fornisce numerose alternative dal punto di vista culinario, sia che si voglia avere uno squisito hot dog in uno dei numerosi wurst stands presenti ovunque in città, o che si voglia assaggiare una fetta di torta in uno dei famosi caffè viennesi.

Vienna è stata per me una grandissima sorpresa. Non ho mai pensato di poterne restare deluso, ma allo stesso tempo pensavo che la sua eleganza sarebbe stata troppo per me. Invece c’è stato qualcosa in quel luogo che me ne ha fatto innamorare, e mi sentirei a questo punto di raccomandarla a chiunque, come una delle più belle città che abbia mai visitato.

 

 

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Manuel D'Antonio

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