Malta: un piccolo scrigno del tesoro

Malta: un piccolo scrigno del tesoro
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Tirava molto vento quel giorno. L’assenza di alberi lì intorno rendeva difficile rendersene conto, ma ad un esame più attento era possibile osservare numerosi solchi sul prato causati dagli innumerevoli steli d’erba che si inclinavano alla potenza della corrente. 

Le scogliere erano molto alte, a picco sul Mediterraneo. L’azzurro del mare diventava pian piano più scuro allo scendere del sole che dava vita a fasci di luce giallo-arancio. Dall’altro lato, dove non c’era l’acqua a farla da padrone, numerosi muretti a secco percorrevano il prato verde, come avveniva dovunque nell’isola.

Accanto a noi una fermata dell’autobus recitava la scritta “Ħad-Dingli Viżitaturi”. Dietro, una stazione radar a picco sul mare cominciava ad illuminarsi di una flebile luce lampeggiante, rendendo la scena quasi raccapricciante.

Eravamo giunti al termine di una lunga giornata, in cui avevamo attraversato il portale monumentale di una città fortificata, camminato all’interno di templi monolitici risalenti a più di 3000 anni prima della nascita di Cristo, e osservato dall’alto un’enorme formazione rocciosa circondata dall’acqua azzurra del mare.

L’arcipelago maltese, situato nel cuore del Mediterraneo, rappresenta una delle nazioni più piccole del mondo, composta da una ventina di isole di cui solo tre sono abitate. Nella più grande di queste ultime, Malta appunto, la distanza maggiore tra due punti è di appena 27 chilometri.

Le dimensioni ridotte non sono però il segno di una carenza di attrattive. Al contrario, il tempo a vostra disposizione potrebbe non essere sufficiente per godervi tutto ciò che questa piccola nazione baciata dal sole ha da offrire. Il suo mix di bellezze storiche e naturali rende infatti Malta un piccolo scrigno del tesoro nascosto a pochi passi da casa.

La prima cosa che colpisce quando si visita Malta è l’enorme numero di mura, castelli, e fortificazioni presenti sull’isola. La sua posizione geografica ha infatti reso questo luogo uno dei più contesi della storia, come testimoniano le numerose tracce di popolazioni differenti che si possono trovare lungo le sue strade. È piuttosto comune trovare un cactus, una cabina telefonica rosso fuoco e una chiesa romanica l’uno accanto alle altre.

La presenza dei Cavalieri Ospitalieri, che per secoli hanno fatto dell’isola la propria roccaforte, ha contribuito non poco alla trasformazione di Malta nell’isola fortezza che conosciamo oggi. Non solo La Valletta, la splendida capitale della nazione, ma numerose altre città e cittadine, sono circondate da mura e protette da forti.

Le strade della capitale sono affascinanti. Perdersi lungo le sue salite e discese dall’aspetto decadente, osservare le insegne sbiadite di negozi che pare siano chiusi da sempre, o esplorare la splendida e sontuosa cattedrale, sono elementi imprescindibili di una visita a Malta. Per conoscere però tutto ciò che il paese ha da offrire, consiglio di non limitarsi a questo. Molto di più vi aspetta infatti se uscite ad esplorare l’isola.

A Malta ci sono mura ovunque, di un caratteristico color giallo ocra dal sapore di glorie passate. In qualunque luogo si metta piede, le fortificazioni vi circonderanno, facendovi sentire in qualche modo protetti. Quell’aria di sicurezza ci fa quasi dimenticare quanto Malta sia piccola, così piccola da poter essere vista nella sua interezza dall’aereo in fase di atterraggio.

Vittoriosa, prima base dei cavalieri, col suo intricato intreccio di vicoli e l’immenso forte sulla punta della penisola che ospita la città, sembra ancora pronta a far partire i cannoni in qualsiasi istante, per fermare le navi dei Turchi che avanzano alla luce del sole che si riflette sul mare.

Mdina, l’originaria capitale di Malta, ha un alone di antichità di cui non riuscirebbe mai a privarsi. Il portale di ingresso in città fa quasi provare riverenza, come se ci si dovesse inginocchiare e chiedere umilmente il permesso di attraversarlo. Il vento che soffia tra le sue stradine, facendo sollevare l’odore antico della pietra, aggiunge un ultimo tocco di rispettosità.

Manoel Island, collegata da un ponte pedonale al lungomare di Gżira, a pochi passi dalla località turistica di Sliema, possiede una tangibile aria di abbandono che la rende affascinante. Tutti gli edifici che ospita non sono più in uso, compreso il Lazzaretto e il forte, dalla cui estremità di può però godere di fantastiche viste della Valletta.

Dove, per scelta o impossibilità, non sono state costruite città circondate da mura, sono però presenti numerose torri di guardia. In tutti i luoghi in cui era possibile i cavalieri hanno infatti dato vita a una di queste costruzioni per tenere d’occhio il mare. Esse si aggiungono alla perfezione nel già magnifico panorama presente in alcuni di questi luoghi, dandovi un tocco di unicità.

Ma la storia di Malta non inizia con i Cavalieri Ospitalieri, né col Medioevo. L’arcipelago ha infatti conosciuto una grande attività nella preistoria, i cui segni sono tuttora osservabili. Numerosi siti archeologici preistorici affollano la superficie delle due isole maggiori, Malta e Gozo, permettendo di osservare affascinanti costruzioni non presenti altrove.

Il complesso di templi monolitici di Ħaġar Qim e Mnajdra, su una collina nella costa meridionale dell’isola di Malta, e quasi a strapiombo sul mare, o quello di Ġgantija, nell’entroterra dell’isola di Gozo, ne sono dei meravigliosi esempi. Nei purtroppo rari momenti in cui i templi non sono invasi dai turisti, se ci si concentra si riesce ancora a intravedere gli uomini di 6000 anni fa che trasportano gli immensi blocchi di pietra. Personalmente l’ho trovato emozionante.

Le sue dimensioni ridotte e il suo essere un’isola al centro del Mediterraneo fanno sì che il mare stesso gioca un ruolo fondamentale nell’arcipelago, e ne è una delle principali bellezze. La maggior parte delle città e delle fortificazioni si affaccia sull’acqua, e questo aumenta il loro già notevole fascino. Inoltre il mare è una delle principali fonti di sostentamento dei maltesi.

Cittadine come Marsaxlokk, sulla costa orientale, sono abitate prevalentemente da pescatori, che a bordo delle tipiche barche blu e gialle riportano i loro carichi a riva. I luzzu, questo il nome delle tipiche barche a punta protette dal fenicio occhio di Osiride, affollano le coste della città, rendendola ancora più variopinta e affascinante.

Che si decida di prendere il sole in una delle molte calette nascoste dell’isola, scoprire templi di migliaia di anni fa, esplorare cittadine ricche di storia, o semplicemente passeggiare lungo le strade secondarie circondati dalle grandi foglie appuntite delle piante dei fichi d’India, Malta è una destinazione tutta da scoprire.

 

 

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Manuel D'Antonio

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